Lombalgia e intestino

Il tubo digerente nel suo insieme è una struttura muscolare lunga circa 12 metri che si distribuisce dal cavo orale all’orifizio anale.
Come tutti i muscoli esso presenta: dei mezzi di fissità, delle innervazioni e dei riflessi neurologici.
Nello specifico l’intestino, essendo inserito meccanicamente tramite la radice del mesentere alla regione lombare alta può determinare, durante alterazioni della sua tonicità o in condizioni di distensione (gonfiore), interferenze meccaniche sul rachide. Queste sono inoltre amplificate dalla trazione dell’aponeurosi trasversale su tutto il rachide lombare.
Inoltre l’intestino è innervato dal nervo vago (X nervo cranico), dalle radici nervose di T8-L2 (regione dorso-lombare) e dal plesso sacrale (S2-S4). Il nervo vago presenta collegamenti ed interazioni con il nervo trigemino e con i primi 3 nervi cervicali, mentre le suddette radici spinali hanno relazioni con i corrispondenti metameri vertebrali a livello muscolo-scheletrico. Ne consegue che alterazioni di segnale afferenti dall’intestino possono determinare dei riflessi (viscero-somatici) che si riproiettano sulla muscolatura para-vertebrale a vari livelli.
nfine l’aumento di pressione degli organi addominali rende scomoda la discesa diaframmatica richiedendo un maggior impegno al muscolo respiratorio per assolvere le esigenze respiratorie. Questo determina ripercussioni sulla regione dorso-lombare per trazione diretta del muscolo diaframma e a livello cervicale per compensazione respiratoria attraverso la muscolatura accessoria alla respirazione.
E’ quindi evidente che alterazioni di tonicità del tubo digerente o stati di distensione possono sia per via meccanica sia per via neurologica alterare prepotentemente il nostro assetto posturale.

Quali sono i collegamenti tra intestino e schiena

Intestino e schiena sono intimamente collegati da molti punti di vista, sia anatomici che funzionali: per questo si influenzano a vicenda.

  •  Collegamento anatomico: sono molto vicini!

Tutta la struttura dell’intestino, dal tenue al colon, è in intimo contatto con la colonna vertebrale e con i suoi muscoli.

Si può quindi capire come l’irritazione cronica dell’intestino possa avere un effetto negativo sui muscoli della schiena, rendendoli maggiormente contratti.

A fare le spese di questa situazione è in particolare il muscolo psoas, che vedremo più tardi, ma che come puoi vedere è uno di quelli più a contatto con l’intestino.

intestino-psoas

  • L’intestino influenza la qualità dei tessuti

Tutto ciò che mangiamo serve a nutrire i nostri tessuti, compreso il tessuto muscolare.

Se la nostra dieta è povera di nutrienti provenienti da cibi freschi, ed il nostro intestino è cronicamente poco funzionante, l’assorbimento dei nutrienti sarà scarso.

Stesso discorso con le intolleranze alimentari

Di conseguenza, peggiorerà la qualità dei nostri tessuti, ed il tessuto muscolare sarà uno dei primi a farne le spese.

  •  Il microbiota intestinale determina lo stato infiammatorio

La flora microbica intestinale ha suscitato grande interesse nella ricerca medica dal 2010 in poi.

Si è scoperto che la grande quantità di batteri che popola il nostro intestino è responsabile di una serie di funzioni indispensabili alla nostra sopravvivenza.

La produzione di alcune sostanze chimiche può avvenire soltanto in presenza di una flora microbica in buona salute.

In presenza di problemi intestinali, e quindi di verosimile flora microbica non in buona salute, abbiamo una maggiore possibilità di avere dolore ed infiammazione intestinale, che come abbiamo visto possono propagarsi alla colonna vertebrale.

Sintomi di quando è l’intestino ad essere responsabile del tuo mal di schiena

Sfortunatamente non ci sono esami o sintomi che determinino con precisione quando il problema è l’intestino, nè si può escludere che lo sia anche se ti hanno trovato “problemi vertebrali”.

A mio avviso, il metodo migliore è fare una valutazione completa e ragionare sui sintomi ed effettuare i test osteopatici  viscero-somatici o somato-viscerali.

Se i tuoi problemi alla schiena sono legati (almeno in parte) all’intestino:

hai solitamente dolore uniforme, non localizzato in un punto;
avverti anche sensazioni di “bruciore“; hai concomitanza di gonfiori, stipsi o colon irritabile
Un metodo molto funzionale è quello di prova ad impostare un regime alimentare (attraverso anche i test kinesiologici sulle intolleranze )ad hoc per almeno un paio di settimane, e si assiste alle reazioni.